Dal 2025, chi acquista un immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa potrà beneficiare di un’importante novità: il termine per vendere l’abitazione già posseduta passa da uno a due anni.
Questa misura è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, con l’obiettivo di sostenere il mercato immobiliare e facilitare il cambio della prima casa. La modifica riguarda la storica Legge n. 131 del 26 aprile 1986.
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Una rivoluzione iniziata nel 2016
Prima del 2016, per accedere alle agevolazioni prima casa era necessario non essere titolari – nemmeno per quote – di un altro immobile acquistato con gli stessi benefici, su tutto il territorio nazionale.
In pratica, bisognava prima vendere la casa già posseduta e poi acquistare quella nuova.
Con la Legge di Stabilità 2016, è stata introdotta una deroga: è possibile acquistare un nuovo immobile con le agevolazioni prima casa anche se si è ancora proprietari del precedente, a condizione che questo venga venduto entro 12 mesi.
Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha raddoppiato il termine, concedendo fino a 24 mesi per vendere l’immobile già posseduto. Questo è il nuovo testo normativo:
“L’aliquota del 2% si applica anche agli atti di acquisto per i quali l’acquirente non soddisfa il requisito di cui alla lettera c) del comma 1 […] a condizione che l’immobile già posseduto sia alienato entro due anni dalla data dell’atto. In mancanza di detta alienazione, si applicano le sanzioni previste dal comma 4.”
Quali vantaggi per chi compra casa?
Estendere da 12 a 24 mesi il tempo per vendere la casa già posseduta significa minore pressione sull’acquirente, soprattutto in mercati immobiliari meno dinamici, dove i tempi medi di vendita sono più lunghi.
Nelle grandi città come Milano, dove la vendita di un immobile avviene in media in 2,7-3 mesi, l’impatto sarà più contenuto, ma resta comunque positivo.
Nota bene: per usufruire di questa agevolazione è necessario disporre della liquidità per acquistare la nuova casa prima di vendere quella attuale.
Requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa
Oltre alla nuova tempistica per la vendita, restano invariati gli altri requisiti essenziali per accedere alle agevolazioni prima casa:
- L’immobile deve essere una casa di abitazione, escluse le categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville), A/9 (castelli e immobili di pregio).
- L’immobile deve trovarsi nel comune in cui l’acquirente ha o stabilisce la residenza entro 18 mesi dall’acquisto, oppure in quello in cui lavora.
- Chi è trasferito all’estero per motivi di lavoro può acquistare nel comune di nascita o di precedente residenza, se ha lavorato in Italia per almeno 5 anni.
Quando si perdono le agevolazioni?
Le agevolazioni fiscali prima casa possono essere revocate in diversi casi, tra cui:
- Il mancato rispetto dei requisiti dichiarati in sede di acquisto.
- La mancata vendita dell’immobile precedente entro i due anni previsti.
In caso di perdita dei benefici, il contribuente dovrà versare:
- Le imposte non pagate (differenza tra agevolata e ordinaria),
- Gli interessi,
- Una sanzione del 30% delle imposte non versate.
Scarica la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate
Per approfondire le regole, i requisiti e i benefici previsti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida completa alle agevolazioni prima casa, disponibile a questo link: Guida ufficiale – Agenzia delle Entrate